Effetto farfalla
Finalmente è arrivata la primavera. Non ne potevo più di buio e di essere depressa e di tossire continuamente senza una vera e propria influenza di cui lamentarmi.
Ieri ho visto il sole fin quasi le 18 e ormai posso scrivere quasi tutto il pomeriggio senza accendere la luce ma basandomi solo su quella che proviene dalla finestra (e recitare Quale luce irrompe da quella finestra lassù? - abbi pazienza, a primavera anche l’ormone mi rimbalza al ritmo di Shakespeare).
E poi finalmente posso iniziare a passeggiare all’aperto come-dico-io, che l’inverno è stato lungo e ho mangiato molto. Forse non te ne sei accortǝ perché su www.giorgiafieni.website non ho postato tantissime ricette nuove, ma sappi che di panettoni e torte e pane da queste parti ne sono passati parecchi (e sta arrivando la Pasqua) ed ora è tempo di smaltirli, con lunghe camminate nella campagna e i miei fidi musica e podcast (di cui ti parlerò nelle prossime newsletter) a farmi compagnia.
A proposito del mio sito: sto facendo le “pulizie di primavera”. Ho creato delle rubriche editoriali su differenti argomenti e riorganizzerò tutto basandomi su quelle. Così sarà più facile per te rimanere aggiornatǝ e non perderti tra tanti post differenti. Farle è stata una grandissima soddisfazione: hai presente quando componi un puzzle e ti accorgi che basta spostare pochi elementi ed era già tutto pronto solo che non ci avevi mai guardato con attenzione? Ecco, la sensazione è stata quella.
E siccome è stato facile e mi ha tolto dall’ansia del cosa-postare, voglio regalarti qualche suggerimento su piccole cose da poter fare per aprirti alla nuova stagione con più calma e uscire dal loop de “i soliti pensieri” (anche da quello del “parente misterioso”, se sei fan di Amadeus e della sua trasmissione in cui i familiari ti restano appiccicati addosso anche quando vai in televisione):
cambia l’ordine delle app sul tuo telefonino
mentre sei in macchina ascolta musica che non conosci
modifica il tragitto che fai per andare al lavoro
e segui i consigli di questo post sulla solita routine
Credimi, basta pochissimo.
Si chiama “butterfly effect”, quello per cui “piccole variazioni nelle condizioni iniziali produrranno grandi variazioni nel comportamento a lungo termine del sistema”.
E siccome questa primavera io e te faremo qualcosa di insolito perché abbiamo voglia di sentire questo uragano invaderci (mi farai sapere cosa hai scelto di fare?) ti lascio come frase finale proprio la canzone “Farfalle” di Sangiovanni, un cantante che nemmeno sapevo chi fosse fino a qualche mese fa perché sono una boomer inside:
Non volano farfalle
Non sto più nella pelle
Ho perso le emozioni me le ritrovi tu?
Da questa notte
No no non voglio stare male
Dammi due ali per volare
Buon volo :)
Ti abbraccio
Giorgia