Il serpente di Rose
C’è una scena di “Titanic” che mi colpisce sempre molto.
Rose è seduta a un tavolo e si guarda intorno pensando: Avevo davanti tutta la mia vita, come se l’avessi già vissuta. Un’infinita processione di feste, balli di società, yacht, partite di polo… sempre la stessa gente gretta, lo stesso stupido cicaleccio. Mi sentivo sempre come sull’orlo del precipizio, e non c’era nessuno a trattenermi… nessuno a cui la cosa importasse o che se ne rendesse almeno conto.
Mi ricorda una sera in un pub in cui credo di aver detto al massimo 15 parole. Chi mi conosce sa che non è possibile… a meno che io stia davvero male, mi diverto e scherzo più che posso. Ma quella sera mi sentivo in trappola: sempre gli stessi posti, le stesse facce, gli stessi discorsi… è come un serpente che ti gira intorno: dapprima non te ne accorgi, poi non riesci più a scappare, e alla fine ti stritola.
Ti è mai capitato?
Ecco, quando ti capita, facci caso, perché è in quel momento che devi cambiare tutto. Fare un rapido calcolo di cosa e chi valga la pena tenersi al fianco e per il resto devi essere pront* a stravolgere la tua vita.
Anche settembre può essere un momento buono… è il momento dell’eterno primo giorno di scuola in cui una voce dentro di te chiede: Cosa ne vuoi fare della tua vita quest’anno?
Io ho passato l’estate a leggere i reportage di guerra di Marie Colvin (di cui presto parlerò sul sito www.giorgiafieni.website)….
…. e a riguardare “Girl power - La rivoluzione comincia a scuola” (recensito in questo post)…
…e a pensare alla terribile situazione di governo che saremo chiamat* a “risolvere” a fine mese
Quindi ho detto a quella voce: Voglio lottare per i diritti, specie delle donne. Scriverne di più, impegnarmi di più, ascoltare più voci, metterci più spesso la mia. Senza rinunciare alla quotidiana dose di leggerezza e ironia e goliardia.
Lo so, è un progetto ambizioso…ma il serpente di Rose ha iniziato di nuovo a girarmi intorno e non ho voglia di essere stritolata…di nuovo. Quindi niente movimenti improvvisi, manteniamo la calma e urliamo abbastanza forte da fargli sentire le vibrazioni e riportarlo in un luogo più tranquillo. Funzionerà.
Ad maiora semper
Giorgia