Musica, lacrime e Yoko
La musica ti salva sempre la vita. La musica risplende nel mezzo della nebbia e risuona nelle caverne buie della depressione. La musica scalda l’amore e rallegra le serate in amicizia. La musica trova sempre la strada per arrivare a te.
Credo di poter sintetizzare così ciò che la musica ha sempre rappresentato per me. E ultimamente certi brani del passato stanno tornando prepotentemente nella mia vita, quindi mi ritrovo a commuovermi allo stesso modo per il pop leggerissimo anni ‘80 come per il rock durissimo anni ‘90.
E’ un esercizietto facile che consiglio anche a te: ripesca quel disco e/o quella musicassetta che non ascolti da decenni e lascia che i ricordi ti investano completamente… sarà come ritrovare una parte di te che avevi dimenticato e l’esperienza si rivelerà piacevole e istruttiva.
Già che siamo in vena di commozione, ti consiglio anche la serie tv “Modern love” che ho trovato su Amazon. Sono due stagioni, ogni episodio è a sé stante e vede come protagonista una coppia. Sono come dei quadretti pieni di poesia… anzi, per rimanere in termini musicali, pieni di una melodia che ti colpisce dritta al cuore e ti apre la mente sulla diverse forme di amore.
Infine, siccome non mi sono dimenticata del mio buon proposito di occuparmi di più di donne, specie quelle che ci ispirano, ti regalo una vera musa: YOKO ONO.
Se mai esistessero delle “madrine del girl power”, una sorta di figure mitiche a cui fare riferimento, una sarebbe sicuramente lei: Yoko Ono, aka Miss John Lennon.
L’abbiamo odiata tutt3, a prescindere. Non ci importa la sua discendenza da una ricca famiglia di Tokyo (che comunque poco si occupava di lei), la sofferenza sopportata durante la Seconda Guerra Mondiale, i suoi matrimoni, il suo amore per l’arte e il suo dolore per una figlia rapita e poi fortunatamente ritrovata. Per noi è solo la tipa asiatica che a un certo punto è diventata un tutt’uno con John e lo ha allontanato dai Beatles.
E’ un modo semplicistico di vedere la questione, però. Lei, per esempio, vive ancora al Dakota Building, lo sapevi? Ogni volta che entra ed esce da quell’edificio rivive quell’8 dicembre, quando uno squilibrato le ha tolto l’amore della sua vita, colui che condivideva con lei tutto, specie i grandi ideali… ci vuole, coraggio, penso.
Come ce ne vuole a sopportare chi dice che la tua arte non esiste e che godi di popolarità solo per l’uomo con cui hai vissuto… e invece è stata la tua vicinanza ad aiutarlo a scrivere belle canzoni pure al di là del progetto Beatles. Anche Paul McCartney lo ha ammesso.
Così ora Yoko è libera di perseguire i suoi progetti artistici e continuare a combattere battaglie per i diritti umani. E’ anche molto attiva sui social network: segue chiunque la segua su Twitter… segue pure me!!!
Magari mi sta leggendo….. girl power Yoko!!!
Ad maiora
Giorgia