Un lunedì di corsa
Ciao!!
Il settembre appena concluso ha visto la consueta ripartenza prima dell’estate.
Chi ne ha risentito di più sono i programmi televisivi, hai notato? Gente che si sposta da un canale all’altro, stanca di chi decide cosa mandare in onda… è la politica a guidare anche le nostre scelte di divertimento.
Quali film mostrare, che parole sentire, di cosa nutrire la mente nelle sonnacchiose serate della fine del 2023 e l’inizio del 2024. E il più delle volte la risposta è… di niente. Perché in televisione ci sono pochissime cose che vale la pena vedere.
Pensaci un attimo. Togli tutto ciò che è serie tv e fiction e togli Alberto Angela… cosa ti resta??
Quando ero piccola io c’era il Lunedì film
Lucio Dalla cantava la sigla e partiva una “pellicola” (uso il termine non a caso) di grande valore… e il valore stava nella ricerca di scene, costumi, scenografia e luci ma anche di sceneggiatura. Oggi purtroppo sono pochi i film che posso dire siano completi di valore.
Per riderci sopra ti ho lasciato una recensione semiseria di un western, uno dei classici del LUNEDI FILM… ASCOLTA ORA L’AUDIO
Non si scommette più sul lunedì film… e perché dovremmo farlo, dal momento che il lunedì c’è l’arraffa-audience per eccellenza, il GRANDE FRATELLO?
In televisione dal 2000, sempre in vetta alle classifiche di gradimento da 15 stagioni.
Perché?
Una spiegazione te l’ho fornita in questo articolo
Per quanto mi riguarda, credo di essere stata una taricona della prima ora e di aver assistito alla nascita televisiva di Luca Argentero e Tommaso Zorzi… e basta.
Ma quest’anno, facendo zapping proprio dopo “I magnifici 7”, ho visto lì in mezzo una persona che non mi sarei aspettata di vedere: Alex Schwazer.
Mi sono stupita meno a vedere Grecia Colmenares, le cui telenovelas infiammavano i pomeriggi di mia nonna… da “Topazio” a “Manuela” se l’è viste tutte!!!
Ma Alex….
… forse perché stavo guardando la docuserie che lo riguarda, ma mi è sembrato strano
Mi è sembrato fuori contesto. Me lo sono immaginato a marciare, per sport o per passione, ma lontano da ogni contorno che abbia anche solo un vago sentore di finto ed eccolo lì…
Riuscirà a raccontare la verità in un programma da sempre accusato di essere completamente concordato e deciso a tavolino???
O si tratterà di un’altra versione di un film???
In tempi di menzogna universale
dire la verità è un atto rivoluzionario
(George Orrwell)
Mi auguro che ci riesca
Ti abbraccio
Giorgia