C’è una scena di “Titanic” che mi colpisce sempre molto. Rose è seduta a un tavolo e si guarda intorno pensando: Avevo davanti tutta la mia vita, come se l’avessi già vissuta. Un’infinita processione di feste, balli di società, yacht, partite di polo… sempre la stessa gente gretta, lo stesso stupido cicaleccio. Mi sentivo sempre come sull’orlo del precipizio, e non c’era nessuno a trattenermi… nessuno a cui la cosa importasse o che se ne rendesse almeno conto.
Il serpente di Rose
Il serpente di Rose
Il serpente di Rose
C’è una scena di “Titanic” che mi colpisce sempre molto. Rose è seduta a un tavolo e si guarda intorno pensando: Avevo davanti tutta la mia vita, come se l’avessi già vissuta. Un’infinita processione di feste, balli di società, yacht, partite di polo… sempre la stessa gente gretta, lo stesso stupido cicaleccio. Mi sentivo sempre come sull’orlo del precipizio, e non c’era nessuno a trattenermi… nessuno a cui la cosa importasse o che se ne rendesse almeno conto.